Corriere della Sera
La scoperta di un ufficiale distaccato al Pentagono. ira del ministro della difesa. Scandalo Usa, soldati morti in guerra cremati insieme agli animali domestici.
Per i resti di 200 caduti in Iraq e Afganistan utilizzato il «Friends for ever pet cremation service» nel Delaware.
WASHINGTON – Dal 2001 a oggi il Pentagono ha fatto cremare i resti di circa 200 caduti in Iraq e Afganistan in un crematorio per animali domestici, il «Friends for ever pet cremation service» («Servizio amici per sempre») di Dover nel Delaware, dove le salme vengono portate dal fronte. E lo ha fatto senza che fossero presenti i familiari o i commilitoni dei morti, come vuole invece il codice d’onore. David Bose, il direttore del crematorio, ha assicurato che nessun soldato è stato cremato con gli animali o nel loro forno, ma separatamente. I forni tuttavia si trovano nello stesso locale, un particolare che ha aggravato lo sdegno non solo dei congiunti e compagni dei caduti ma di tutta l’America. «Non è così che si tratta chi ha sacrificato la vita per la patria – ha ammesso il portavoce Geoff Morrell, annunciando che il Pentagono ha aperto un’inchiesta e non userà più il crematorio -. Porgiamo le nostre più profonde scuse ai soldati e alle famiglie».
LA SCOPERTA – Lo scandalo è esploso giovedì, quando un ufficiale distaccato al Pentagono si è recato da Washington nel vicino Delaware per assistere alla cremazione di un amico morto in Iraq. Il «Friends for ever» è situato presso la base dell’aeronautica, prende in consegna le salme alla mattina e ne restituisce le ceneri il giorno dopo. L’ufficiale, scosso al trovarsi in un crematorio per animali, ha fotografato la scritta, preso nota della procedura, stilato un messaggio di fuoco, e ha inviato tutto al Pentagono per posta elettronica. Venerdì mattina, il ministro della Difesa Robert Gates ne è stato informato e non ha trattenuto la sua ira. Ha chiesto se il crematorio fosse mai stato ispezionato – sembra di no – e perché nessun ufficiale avesse mai assistito alle cremazioni. E ha ordinato l’immediata ispezione di tutti i crematori usati dalle forze armate.
IL MISTERO – Secondo il Washington Post, che ha svelato lo scandalo, per il Pentagono è una brutta macchia. Il rispetto dei caduti è fondamentale per gli americani, come in tutto il mondo. La notizia della morte viene data di persona alla famiglia da un ufficiale, le ceneri e la bandiera le sono consegnate in una cerimonia solenne. E la presenza dei commilitoni alle esequie in qualunque maniera si svolgano è un attestato alla memoria dei defunti. Ma il ricorso a un crematorio per animali, ha osservato il giornale, è una prova di insensibilità, una vergogna nazionale. L’episodio è destinato a esasperare le polemiche sul mistero con cui l’amministrazione circonda il ritorno delle salme in patria. Ha vietato di fotografare le bare e ha chiuso la base di Dover al pubblico per limitare l’impatto delle morti in Afganistan e in Iraq, che sono ormai molte più di 4mila.
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